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Sulla scena l'Apologia di Socrate, dal testo di Platone |
Il Tribunale di Atene |
L'Accusa: «Socrate è colpevole: perde il suo tempo scrutando i misteri della terra e del cielo, fa passare per buona anche la causa peggiore, e insegna ad altri queste cose» |
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Socrate: «Voi stessi avete visto cose del genere nella commedia di Aristofane» |
Socrate: «O Ateniesi, io vi onoro e vi amo, ma devo obbedire a Dio prima che a voi» |
Socrate: «... fino a quando sarò vivo, continuerò la mia missione di filosofo» |
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Socrate: «Se mi condannerete a morte, perchè sono quel che ho detto, non danneggerete me più che voi stessi» |
Socrate: «Sapendo il loro mestiere, pensavano di sapere tutto» |
Socrate: «A loro piace starmi ad ascoltare, mentre interrogo chi crede di essere sapiente senza esserlo» |
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Socrate: «Che pena merito? Un premio!» |
«Ma, Socrate, una volta in esilio, non potresti startene zitto e quieto?» |
I magistrati hanno il loro daffare e tardano a portare Socrate al supplizio |
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Socrate: «Oggi Dio non mi ha contrastato» |
Socrate: «Che devo dedurre?» |
Socrate: «E' giunta l'ora di andare: io a morire, voi a vivere. Chi di noi vada a miglior sorte nessuno lo sa, tranne Dio» |