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Un colloquio sublime


Commento al Cantico dei Cantici di Salomone,
in forma di dialogo



"(Possa baciarmi con i baci che solo la sua bocca può donarmi.)
perché le tue effusioni sono più potenti del vino i tuoi aromi sono inebrianti per le narici il tuo nome è un profumo che si diffonde. Per questo sei amabile, giustamente.
Resa scura dalla violenza subita, sono macchiata da ciò che ho sopportato, eppure bella.
- Figlie della Civiltà, piccole menti cresciute ben protette, non giudicate male chi appare diversa da voi, come diverse dalle case sono le tende.
Non importa che si veda in me il male sopportato, il sole ha asciugato le lacrime sul mio viso.
I figli della mia stessa madre si sono arrabbiati contro di me, ponendomi come custode delle vigne senza permettermi di custodire la mia propria vigna. -
Amore, dimmi dove conduci il gregge a pascolare. Dove riposate quando il giorno è più caldo? Dimmelo, per non perdermi velata seguendo le pecore dei tuoi amici.
(Il mio prediletto è per il cuore un simbolo prezioso da conservare, un'essenza rara in vigne rigogliose.)"
"Come sei bella amica mia, come sei bella! I tuoi occhi ci trasformano in colombe"
"Come sei bello amico mio, com'è piacevole stare con te! Ci amiamo in un prato verdissimo le pareti della nostra casa sono alberi altissimi eterno come cipresso è il nostro cielo"
"Io sono il narciso dell'ampia pianura verdeggiante il giglio delle valli che ti permette di conoscere te stesso.
Come una rosa tra i rovi, così è il mio amore tra i giovani amori pieni di speranza"
"Come il melo tra gli alberi del bosco sacro così è il mio prediletto tra i giovani innamorati.
Con desiderio ardente da lui imparo ad amare ed il suo frutto è dolce al mio palato.
Mi ha condotta dove rende aromatico il vino ed il suo su di me è un vessillo d'amore.
Datemi forza con pane azzimo e vino ristoratemi con i frutti della conoscenza perché sono debole a causa dell'amore.
La sua mano sinistra mi sostiene il capo la sua destra mi protegge."
"Da persone bene educate, per ciò che di bello e amabile vive in voi, non risvegliate, non scuotete dal sonno il mio amore, finchè lei stessa non lo desideri"
"Ecco la voce che amo!
Eccolo, dimentico del cammino lineare della ragione, viene saltando per le montagne e balzando per le colline.
Il mio prediletto è amabile come un capriolo o un cerbiatto.
Eccolo, sta fermo dietro il muro della nostra casa, guarda dalla finestra, spia attraverso le grate.
Il mio amato parla, e mi dice "Alzati amica mia, vieni bellezza mia."
"Poichè l'inverno è passato, è cessata la pioggia, si è asciugata.
I fiori sono apparsi sulla terra, è giunto il tempo della potatura e il canto della tortora si sente nuovamente nella nostra campagna.
Il fico mostra i suoi frutti acerbi, e le viti con le loro primizie profumano l'aria.
Alzati amica mia, vieni bellezza mia.
Colomba mia, che ti fermi nelle fenditure della roccia, nel segreto delle balze, mostrami il tuo aspetto, fà che possa ascoltare la tua voce; perché la tua voce è soave, il tuo aspetto aggraziato."
"Prendete per noi le volpi, le piccole volpi che guastano le vigne, perché i nostri vitigni stanno portando i primi frutti!
Il mio amato mi ama ed io sono tutta sua. Pascola il gregge tra le rose. Prima che soffi la brezza del mattino e fuggano le ombre ritorna, come il cerbiatto o il capriolo torna in alto sulla montagna profumata.
In sogno durante la notte ho cercato il prediletto del mio cuore; l'ho cercato ma non l'ho trovato.
Voglio alzarmi e andare in giro per la città come in un labirinto ad una sola, contorta via; come una linea retta può diventare nodo nel cercare l'amore, così per le piazze e le strade voglio cercare il mio amore, perché dentro di me l'ho cercato e non l'ho trovato.
Le guardie che fanno il giro di ronda mi hanno incontrato: "Avete visto il mio amore?"
Da poco le avevo oltrepassate quando trovai il mio amato; lo strinsi forte in un nodo d'amore, per non lasciarlo prima di averlo condotto nella casa di mia madre, nella stanza che mi ha generato."
"Vi prego, persone bene educate, per amore dell'amore, non destate, non scuotete dal sonno il soggetto supremo dell'amore, finchè lei stessa non lo desideri!"
"Chi sale dal deserto come un miraggio, profumando di mirra e d'incenso e di ogni essenza aromatica?"
"Ecco l'amore del sapiente: molti cuori virtuosi la circondano, tra i più valorosi del suo popolo.
Sono tutti fedeli e coraggiosi; ognuno porta con sè il simbolo della sua fede, per fronteggiare le paure notturne.
Quell'amore, lo stesso sapiente l'aveva pensato, vivo come legno purificato.
Realizzò ornamenti d'argento e d'oro, un seggio purpureo con un cuore d'amore perfetto.
Uscite, genti del nostro popolo, e guardate il sapiente con la corona che gli pose sua madre nel giorno della gioia del suo cuore."
"Come sei bella amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi velati sono colombe. I tuoi capelli ondeggiano lucenti scendendo liberi su ricchi pascoli, alle pendici della montagna incantata. I tuoi denti sono sani, puliti, simmetricamente ordinati.
Come seta purpurea le tue labbra, e di grazia è soffuso il tuo sorriso; la tua fronte misteriosa è simbolo della vita che si rinnova, come la melagrana quando si apre matura.
Il tuo collo è come una torre di guardia imperiale, strategico punto d'osservazione, ornata dalle speranze che hanno protetto molti cuori virtuosi.
I tuoi seni si muovono quando respiri come una coppia di cerbiatti, gemelli nati dalla stessa cerva al pascolo tra le rose.
Prima che soffi la brezza del mattino e le ombre fuggano, andrò alla montagna incantata della mirra, e alla collina dell'incenso.
Tutta bella sei tu amica mia, purissima.
Vieni come sposa, via dalla regione che ti ha generato pura, vieni! Vieni dall'alto della montagna, dove vivono creature pericolose e stupende.
Tu mi hai riempito di stupore sorella mia, sposa; tu mi hai incantato con un solo sguardo, con un solo ornamento del tuo collo.
Come sono convincenti le tue premure sorella mia, sposa; migliori del vino le tue cure, il profumo della tua essenza supera ogni aroma!
Miele purissimo ascolto dalle tue labbra; il tuo silenzio è nutriente come il latte col miele, e il profumo delle tue vesti è come aroma di corteccia viva.
Tu sei un giardino segreto sorella mia, sposa; una fonte privata, una sorgente.
Ciò che di te dà frutto è come un giardino di melograni dalle melagrane squisite, giardino con le spezie migliori.
Tu sei la fontana dei giardini, sorgente d'acqua viva, ruscello di montagna."
"Alzati, vento del nord; e tu, vento del sud, soffia nel mio giardino, si diffondano i tuoi doni odorosi.
Venga il mio prescelto nel giardino, e si sazi dei frutti squisiti."
"Sono venuto nel giardino sorella mia, sposa, a raccogliere i miei aromi balsamici, a mangiare il mio favo e il mio miele, a bere il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, carissimi, di gioia!"
"Io dormo e il mio cuore sogna.
Un suono.
E' il mio prescelto che chiede di aprirgli la porta: "Aprimi la porta sorella mia, amica mia, colomba mia, anima mia perfetta; poiché il mio capo è bagnato dai pensieri dell'aurora, e i miei capelli sono ancora intrisi di gocce notturne"
Mi sono tolta l'abito, come indossarlo ancora?
Mi sono lavata i piedi, come sporcarli ancora?
L'amore forza la serratura e tutto il mio essere si commuove per lui.
Mi sono alzata per aprire all'amico del mio cuore; le mie mani stillavano mirra, mirra liquida dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello.
Ho aperto all'amico del mio cuore, ma se n'era andato; scomparso.
L'anima non mi apparteneva più mentre parlava;l'ho cercato senza trovarlo, l'ho chiamato senza risposta.
Mi hanno trovata le guardie che fanno il giro di ronda per la città; mi hanno picchiata, mi hanno ferita, mi hanno tolto il velo le guardie, custodi della città murata.
Vi prego, gente bene educata, se trovate l'amico del mio cuore, cosa gli racconterete? (Ditegli) che sono debole per amore"
"Quale virtù rende l'amico del tuo cuore diverso da ogni altro per te, anima amabilissima?
Qualità certamente eccezionali rendono il prescelto migliore di ogni altro valoroso, perché tu ci preghi in questo modo!"
"Il mio amore è semplice e ardente, bello e buono come lo sono il bianco ed il rosso accostati, riconoscibili tra mille altri.
Il suo capo è prezioso come oro finissimo, i suoi capelli sono testimoni lucidi, inquietanti.
I suoi occhi infondono speranza e pace come la vista di colombe in riva a corsi d'acqua; il suo sorriso innocente splende come una gemma bene incastonata.
Le sue guance sono come aiuole aromatiche, vivai balsamici; le sue labbra sono gigli stillanti fluida mirra.
Le sue dita sono fusi d'oro ornati con madreperle, il suo corpo è avorio tempestato di zaffiri.
Le sue gambe sono colonne d'alabastro su piedi d'oro fine.
Il suo aspetto è maestoso come quello del cedro, il grande albero delle montagne del nord.
Solo dolcezza viene dal suo palato; è portatore di delizie.
Questo è il mio prescelto, l'amico del mio cuore, genti benedette!"
"Dov'è andato il tuo prescelto, amabilissima?
Dove si è rivolto l'amico del tuo cuore, affinchè noi lo si possa cercare insieme a te?"
"E' sceso in giardino, tra le aiuole aromatiche, a cogliere erbe e rose.
Io esisto per il mio amore ed il mio amore esiste per me, per pascolare il gregge tra le rose."
"Amica mia, sei amabile come la bella città di Tirza, piena di grazia come Gerusalemme, terribile come un campo militare con le insegne alzate.
Distogli da me i tuoi occhi; il loro sguardo mi turba.
I tuoi capelli lucenti scendono liberi da una montagna consacrata.
I tuoi denti sono puliti e simmetrici, la tua fronte misteriosa è come una melagrana matura.
Molte sono le donne non belle che sanno farsi amare come regine; moltissime le donne che si fanno sposare, le fanciulle da maritare sono innumerevoli.
Unica è la mia colomba, l'anima che mi rende perfetto; unica a causa di sua madre, la preferita di colei che l'ha generata.
L'hanno vista le giovani inesperte della vita e l'hanno detta beata, le regine e le altre donne maritate l'hanno lodata.
Chi è costei che appare come l'aurora, fascinosa come la luna, splendente come le stelle, terribile come schiere con le insegne alzate?
Nel giardino dei noci sono sceso per ammirare la valle verdeggiante, per osservare se i vitigni davano primizie, se fiorivano i melograni.
Non mi rendevo pienamente conto che l'anima mia mi ha donato un popolo generoso."
"Voltati all'ecumene, donna venuta in pace; voltati, voltati perché ti possiamo guardare con attenzione."
"Cosa volete vedere in me, che vengo per amore dalla montagna?
Sono forse una danzatrice del ventre, esperta nelle arti erotiche?"
"Sono belli i tuoi piedi nascosti dai sandali, anima degna di una stirpe nobilissima!
Le curve dei tuoi fianchi sono ornamenti del creato, opera di un autore esperto.
Il tuo ombelico è una coppa rotonda, ricolma di vino speziato.
Il tuo ventre è un covone di grano circondato da gigli.
I tuoi seni sono come timidi gemelli di cerva.
Il tuo collo è una torre eburnea.
I tuoi occhi sono come le piscine dell'antica città di Chesbon, presso la Porta che molti desideravano oltrepassare, per potervi trovare ristoro.
Il tuo naso è la vedetta del tuo viso, come la torre di guardia al confine col Libano, sull'altura verso Damasco.
Il tuo capo ti sovrasta come il Carmelo, e la chioma ti rende onore come porpora; il prescelto più degno è avvinto dai tuoi capelli raccolti."
"Come sei diventata bella e piena di grazia, amabile figlia della gioia!
Il tuo modo di stare alzata ti rende simile a una palma, i tuoi seni sono come grappoli di datteri.
Ho detto: voglio salire sulla palma a cogliere i grappoli di datteri.
Siano i tuoi seni come grappoli d'uva, e il tuo respiro profumi di mele.
Il tuo palato dà vino buono che scorre direttamente verso il mio cuore, e fà pronunciare parole d'amore ai sognatori."
"Io esisto per il mio prescelto, e il suo desiderio mi è rivolto.
Vieni amico mio; andiamo in campagna, passiamo la notte nelle abitazioni dei contadini.
All'alba andremo nelle vigne, scopriremo se la vite dà le sue primizie, se sono sbocciati i fiori, se i melograni sono carichi di frutti immaturi; là ti donerò le mie attenzioni.
Le mandragole spandono il loro profumo; alle porte di casa c'è ogni specie di frutta squisita, nostra per tradizione ed esotica!
Oh, se tu fossi un mio fratello, allattato al seno da mia madre!
Incontrandoti potrei baciarti e nessuno potrebbe biasimarmi.
Ti condurrei nel cammino che conosco e ti farei entrare nella casa di mia madre, che secondo la tradizione scritta ed orale mi ha educata nell'arte d'amare. Ti offrirei vino speziato e succo del mio melograno, poesia della vita che muore per risorgere.
La sua mano sinistra mi sostiene il capo, la sua destra mi protegge, per questo non ho paura."
"Vi prego, persone bene educate, non destate, non scuotete dal sonno l'amabile amata, finchè lei stessa non lo desideri.
Chi viene dal deserto come un miraggio, cercando sostegno nell'amico del suo cuore?
Io attirai la tua attenzione incontrandoti sotto il melo, l'albero della conoscenza del bene e del male, dove ti concepì tua madre, là dove con dolore chi ti ha generato ti partorì."
"Poni me, poni me come sigillo sul tuo cuore, come un sigillo che identifichi ogni tua azione; perché l'amore è forte come la morte, la gelosia insistente nel mettere alla prova, come l'inferno; le vampe del vero amore sono fiamme infuocate, fuoco divino!
L'acqua immensa del mare, l'acqua profonda del lago non possono spegnere il vero amore; nè i fiumi possono travolgerlo.
Se anche un essere umano desse tutte le ricchezze della sua casa per ottenere in cambio il vero amore, non ne ricaverebbe che disprezzo."
"Abbiamo una sorella piccola, ancora non sviluppata, senza seno; che faremo di lei quando verrà chiesta in sposa?
Se fosse un muro le metteremmo sopra filo spinato d'argento.
Se fosse una porta la rafforzeremmo con una tavola di legno robusto come il cedro."
"Io sono un muro e i miei seni svettano come torri.
Perciò gli sembrai in grado di portare pace."


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